sabato 18 aprile 2020

Step#10:Sono SOLO punti di vista



Rivivere continuamente la medesima giornata, la medesima ora, la medesima serata è sempre uno strumento per arrivare ad una conoscenza superiore.
Il loop temporale o anello temporale è il meccanismo narrativo per il quale una storia torna nel punto dalla quale è partita, dando la possibilità al protagonista di ottenere tutti i punti di vista necessari per comprendere cosa lo ha condotto fino a quel momento.
Il risultato di questo processo? 
Una percezione più accurata del proprio io e del mondo che circonda il protagonista.


Di seguito propongo il re dei film sui loop temporali.

Ricomincio da capo-di Harold Ramis (1993)

Phil Connors rivive ad oltranza il giorno della marmotta come condanna per il suo carattere scontroso e maschilista. Non lo capirà a lungo mentre rivive continuamente quel giorno passando dalla paura, all’euforia, fino al nichilismo e poi alla totale purificazione. 
Questi processi potrebbero essere visti come quell'insieme di punti necessari per dare vita alla figura finale, la forma più completa dell'essenza del protagonista.
Ne approfitterà e poi né sarà travolto fino a conoscere così bene quella giornata da esserne diventato il Dio benevolo che aiuta e veglia su tutti coloro che se lo meritano.

Citando film più recenti troviamo:



Looper-di Rian Jonhson(2012)


Con un'impostazione totalmente diversa dal film di Harold Ramis, qui il loop temporale è una pratica illegale che la malavita usa per sbarazzarsi dei cadaveri.
Anche qui, seppur in modo diverso, si assiste alla cristallizzazione della psicologia del protagonista.

sabato 11 aprile 2020

Step#09:Puntinismo

George Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte, 1884 – 1886, olio su tela, cm 207 x 308. Chicago, Art Institute.



Georges Seurat fu considerato il massimo esponente della corrente del Neo-Impressionismo.
Nel corso dei suoi studi, il pittore colto e sofisticato, anche se ancora legato al naturalismo impressionista, nei suoi dipinti lasciava già intravedere i germi del puntinismo.
Si recava in luoghi di grande interesse paesaggistico, all''isola de La Grande Jatte, nei boschi di Pontaubert dove dipinse all'aria aperta l' opera per la quale sarebbe diventato famoso: "Un dimanche après-midi à l'île de la Grande Jatte".

La grande tela venne presentata all'ultima mostra degli impressionisti e proprio in questa occasione, per sottolineare il nuovo stile del pittore, ormai staccato dall'Impressionismo, vennero coniati i termini "neoimpressionismo" e "pointillisme".

Quest'opera non solo influenzò artisti isolati come Gauguin e Van Gogh, ma svolse un ruolo fondamentale nella storia della pittura moderna riorganizzando, in modo rigoroso e cerebrale, l’eredità spontanea degli impressionisti.


Interessante potrebbe essere anche l'animazione dell' omonimo dipinto.


-per un approfondimento sulla corrente artistica: Puntinismo
-per unapprofondimento sull'artista dell'opera: George Seurat













venerdì 10 aprile 2020

Step#08:Qualche riflessione con Platone

La varietà e la ricchezza dell'opera di pensatore sono rese più evidenti dall'arte incomparabile di scrittore.
Platone è il primo ad usare la forma letteraria del dialogo, perché afferma che la vita del pensiero è continua ricerca e deve essere rappresentata nel suo sviluppo e nella sua dinamicità.
Il dialogo platonico, però, non è un mero artificio didascalico, ma in esso appaiono vivamente rappresentate le personalità e i caratteri di coloro che discutono.

Nel "Cratilo" si ha il primo tentativo della filosofia di indagare sull'origine dei nomi; i nomi sono un'arbitraria convenzione o rispecchiano la natura delle cose ?
Le due teorie vengono sviscerate e contestate dai due protagonisti, Ermogene e Cratilo, alla presenza di Socrate.
Senza dilungarci troppo, lo studio ha un'importanza storico-culturale notevole mentre la sua validità teoretica è limitata perché solo per una ventina di termini si ritiene corretta l'esattezza filosofica.
Indipendentemente da ciò il dialogo è notevole per l'ironia.
La lingua che egli usa è straordinaria per vivacità e perfezione, molto duttile sia al rigore dell'astrazione, sia agli slanci poetici, sia all'eloquenza dei discorsi solenni come all'ironia ed al sarcasmo.
Nei dialoghi padrona della scena è la punteggiatura alla quale viene affidato il compito più difficile: rendere vivo il dialogo stesso, ovvero dare l'impressione che leggendolo a voce alta gli interlocutori siano nella stanza del lettore.
Punto, virgola, due punti, punto e virgola e infine le virgolette sottolineano il tono ironico, l'opinione espressa dagli interlocutori e  il messaggio al quale si intende arrivare al fine del confronto.
Con l'introduzione del dialogo Platone fu annoverato tra i più grandi scrittori di tutti i tempi, sia antichi che moderni.





martedì 7 aprile 2020

Step#07: "Il Dittatore"



“Il dittatore” si può applicare come etichetta a qualsiasi, piccolo o grande, figuro dei tempi andati, dei giorni nostri e, perché no, anche di quelli futuri.
Gianni Rodari identifica sapientemente il "dittatore" con il punto dando l'idea della sua piccolezza e della sua probabile decadenza.

sabato 4 aprile 2020

Step#06: La lingua nell' Età dell'Ansia

The stream of Consciousness Novel


Si narra che lo stesso Joyce dichiarasse che per comprenderlo un lettore avrebbe dovuto dedicare la vita allo studio dei suoi libri.
Ad una iniziale lettura di "Ulysses" si evidenzia una tecnica innovativa dell'uso della lingua inglese.
"Ulysses" è un lungo romanzo pubblicato nel 1922 che ebbe l'effetto di una carica esplosiva nella letteratura europea per la sua originalità: il rifiuto delle convenzioni, delle restrizioni imposte dalla famiglia e dalla chiesa che culminava nella vestizione completa dell'anima e dei suoi istinti più bruti.
Questa vestizione avveniva attraverso una nuova tecnica narrativa che si proponeva di rendere "il flusso di coscienza" latente in ogni animo.
Egli cercava di rendere attraverso le parole, le pause e la punteggiatura l'affluire delle immagini, delle emozioni e dei sentimenti in modo confuso alla mente.
Cercava di imitarle e descrivere nel racconto delle vicende e delle sensazioni provate dai suoi personaggi.
La punteggiatura svolge un compito di strutturale importanza nei testi di Joyce.
Particolare rilievo assume il punto che ha l'intento esprimere momenti di ombra del flusso di pensieri.
A questo scopo Joyce usa con destrezza la lingua inglese e quando questa non è più in grado di fornirgli i termini e la sintassi necessarie ricorre a neologismi, a parole tronche attingendo alle lingue a lui note combinando suoni e forme in una moltitudine di ibridi.
L' antinatura verbale di Joyce che trasporta nell'arte i labirinti della psicanalisi di Freud, trova rispondenza nell'antinatura lineare e plastica dell'opera di Picasso che crea "ex novo" l'oggetto secondo modi di cui la natura non offre esempio.
Sia Joyce che Picasso ci presentano un vertiginoso carosello di tutte le possibilità e le impossibilità in fatto di tecnica, stile, di materia plastica o verbale.