venerdì 1 maggio 2020

Step#11: Il punto ai tempi del COVID-19


Il punto è emerso come costante all'interno della pandemia COVID-19. I cittadini  si sono ritrovati ad avere a che fare con grafici (che di punti sono fatti) per cercare ognuno di formulare una propria, anche semplice, previsione del futuro prossimo.
La regole della vita durante questo periodo sono continuamente ripensate sulla base di statistiche che governano di fatto le nostre giornate e abitudini (dallo spostamento massimo che possiamo fare intorno al nostro domicilio all'apertura del negozio che ci piace sotto casa), i diversi settori lavorativi, e addirittura indirizzano le discussioni culturali, dall'etica alla filosofia, alla politica. 
Tutto si è basato, e si basa tutt'ora, sulla posizione di un punto su di un grafico: se la borsa  crolla o  si rialza, se posso andare a trovare i miei parenti, i miei amici o farmi una semplice passeggiata.

Di quali grafici stiamo parlando?
Eccome alcuni:


Diffusione del virus 2019-nCoV da gennaio a marzo 2020: la mappa in alto mostra i dati di diffusione al 27 gennaio 2020, la mappa in basso si riferisce al 4 marzo 2020 (Fonte immagine: CSSE).

Diffusione Covid-19 nel mese di maggio(fonte:JHU CSSE)

Questi grafici hanno influenzato il pensiero di tutta la popolazione mondiale, l'infezione COVID-19 è stata dichiarata dall’OMS un’emergenza di pubblica sicurezza di rilevanza internazionale (indicata con l’acronimo inglese PHEIC).
I primi casi  sono stati registrati il 31 dicembre 2019 a Wuhan, in Cina, dove il focolaio ha probabilmente avuto origine nel mercato cittadino. A fine gennaio non era ancora chiaro come si fosse evoluto questo nuovo coronavirus (probabilmente da un serbatoio animale), ma i dati epidemiologici delle autorità sanitarie cinesi confermavano la trasmissione diretta da uomo a uomo.


E' interessante notare anche le statistiche di ricerca del termine "Coronavirus" nel periodo storico che stiamo vivendo.


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